Questa è la procedura per creare un ramdisk 'initrd' con strumenti di recupero per il raid.
Nello specifico, questo documento si riferisce alle implementazioni RAID1 e RAID5.
Il filesystem di recupero può essere usato da solo. Nel caso in cui ci fossero problemi a montare l'array raid vieni lasciato con il sistema di recupero montato e funzionante. PRENDI LE PRECAUZIONI DI SICUREZZA APPROPRIATE!!!
La prima cosa da fare è applicare una patch e compilare il kernel e familiarizzarsi con gli strumenti raid. Assicurati di usare anche La patch di Gadi per il raid stop in appendice E. Configura, monta e prova i tuoi dispositivi raid. I dettagli su come questo deve essere fatto sono inclusi nel pacchetto raidtools e li vedremo in breve più avanti in questo stesso documento.
Ho usato la distribuzione Slackware-3.4 per costruire i filesystem di recupero e boot e il filesystem per la macchina di produzione. Tutte le distribuzioni di linux dovrebbero andare bene. Se usi una distribuzione diversa, controlla le parti di questa procedura specifiche per Slackware e modificale in modo ad adattarle al tuo caso.
Uso loadlin per eseguire il boot dell'immagine del kernel da una partizione dos semplicemente perché nel mio sistema ci sono dei dispositivi strani che hanno bisogno di software di configurazione che gira solo sotto dos. Lilo funzionerà altrettanto bene e può essere usata una piccola partizione linux contenente solo i file di boot raid e il record di lilo.
Per il sistema di boot/recupero raid, ho deciso di creare un sistema ramdisk di minime dimensioni usando lo script 'setup' di Slackware seguito dall'installazione dei pacchetti 'linuxthreads' e 'raidtools' sulla Slackware sul mio ramdisk. Ho usato una procedura del tutto identica per costruire il sistema di produzione. Così i sistemi di recupero e produzione sono molto simili.
Questo processo di installazione dà, alla fine, un sistema piuttosto semplice (salva una copia del file) a cui sovrappongo
/lib/modules/2.x.x...... /etc .... con fstab, mdtab, raidX.conf, raidboot.conf modificati /etc/rc.d /dev/md*
dal sistema che uso in modo da personalizzarlo per il kernel e la macchina su cui verrà fatto girare.
Questo fa sì che il sistema di boot/ripristino sia lo stesso sistema installato sul dispositivo raid montato come root, solo un pochino ``dimagrito'' ma con le revisioni delle librerie ecc. sempre aggiornate.
Dalla directory home di root (/root):
cd /root mkdir raidboot cd raidboot
Crea un punto di mount su cui lavorare
mkdir mnt mkdir mnt2
Crea un file abbastanza grande da contenere il file system. Sarà un po' più grande del file system di recupero. Ho scelto 24 mega poiché 16 mega non sono sufficienti
dd if=/dev/zero of=build bs=1024k count=24associa il file con un dispositivo di loop e genera sul file un file system ext2
losetup /dev/loop0 build mke2fs -v -m0 -L initrd /dev/loop0 mount /dev/loop0 mnt
...salta le operazioni specifiche per Slackware e vai alla prossima sezione
Ora che un file system vuoto è stato creato e montato, esegui "setup".
Specifica /root/raidboot/mnt
come 'target'. Come source puoi scegliere tutto quello che usi normalmente. Scegli i pacchetti che vuoi installare e procedi, ma NON eseguire la configurazione.
Scegli il modo 'EXPERT'
Io scelgo 'A', 'AP' e 'N', installando solo il minimo indispensabile per far funzionare il sistema più un editor che mi è familiare (vi, jed, joe) e che è ragionevolmente compatto.
lqqqqqqqq SELECTING PACKAGES FROM SERIES A (BASE LINUX SYSTEM) qqqqqqqqk x lqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqk x x x [X] aaa_base Basic filesystem, shell, and utils - REQUIRED x x x x [X] bash GNU bash-1.14.7 shell - REQUIRED x x x x [X] devs Device files found in /dev - REQUIRED x x x x [X] etc System config files & utilities - REQUIRED x x x x [X] shadow Shadow password suite - REQUIRED x x x x [ ] ide Linux 2.0.30 no SCSI (YOU NEED 1 KERNEL) x x x x [ ] scsi Linux 2.0.30 with SCSI (YOU NEED 1 KERNEL) x x x x [ ] modules Modular Linux device drivers x x x x [ ] scsimods Loadable SCSI device drivers x x x x [X] hdsetup Slackware setup scripts - REQUIRED x x x x [ ] lilo Boots Linux (not UMSDOS), DOS, OS/2, etc. x x x x [ ] bsdlpr BSD lpr - printer spooling system x x x x [ ] loadlin Boots Linux (UMSDOS too!) from MS-DOS x x x x [ ] pnp Plug'n'Play configuration tool x x x x [ ] umsprogs Utilities needed to use the UMSDOS filesystem x x x x [X] sysvinit System V-like INIT programs - REQUIRED x x x x [X] bin GNU fileutils 3.12, elvis, etc. - REQUIRED x x x x [X] ldso Dynamic linker/loader - REQUIRED x x x x [ ] ibcs2 Runs SCO/SysVr4 binaries x x x x [X] less A text pager utility - REQUIRED x x x x [ ] pcmcia PCMCIA card services support x x x x [ ] getty Getty_ps 2.0.7e - OPTIONAL x x x x [X] gzip The GNU zip compression - REQUIRED x x x x [X] ps Displays process info - REQUIRED x x x x [X] aoutlibs a.out shared libs - RECOMMENDED x x x x [X] elflibs The ELF shared C libraries - REQUIRED x x x x [X] util Util-linux utilities - REQUIRED x x x x [ ] minicom Serial transfer and modem comm package x x x x [ ] cpio The GNU cpio backup/archiving utility x x x x [X] e2fsbn Utilities for the ext2 file system x x x x [X] find GNU findutils 4.1 x x x x [X] grep GNU grep 2.0 x x x x [ ] kbd Change keyboard mappings x x x x [X] gpm Cut and paste text with your mouse x x x x [X] sh_utils GNU sh-utils 1.16 - REQUIRED x x x x [X] sysklogd Logs system and kernel messages x x x x [X] tar GNU tar 1.12 - REQUIRED x x x x [ ] tcsh Extended C shell version 6.07 x x x x [X] txtutils GNU textutils-1.22 - REQUIRED x x x x [ ] zoneinfo Configures your time zone x x x mqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqj xDalla serie di pacchetti AP scelgo solo 'JOE', un editor che mi piace, e 'MC', un piccolo ed utile file manager. Puoi scegliere i programmi di cui avrai bisogno sul tuo sistema.
lqqqqqqqqq SELECTING PACKAGES FROM SERIES AP (APPLICATIONS) qqqqqqqqqk x x [ ] ispell The International version of ispell x x x x [ ] jove Jonathan's Own Version of Emacs text editor x x x x [ ] manpgs More man pages (online documentation) x x x x [ ] diff GNU diffutils x x x x [ ] sudo Allow special users limited root access x x x x [ ] ghostscr GNU Ghostscript version 3.33 x x x x [ ] gsfonts1 Ghostscript fonts (part one) x x x x [ ] gsfonts2 Ghostscript fonts (part two) x x x x [ ] gsfonts3 Ghostscript fonts (part three) x x x x [ ] jed JED programmer's editor x x x x [X] joe joe text editor, version 2.8 x x x x [ ] jpeg JPEG image compression utilities x x x x [ ] bc GNU bc - arbitrary precision math language x x x x [ ] workbone a text-based audio CD player x x x x [X] mc The Midnight Commander file manager x x x x [ ] mt_st mt ported from BSD - controls tape drive x x x x [ ] groff GNU troff document formatting system x x x x [ ] quota User disk quota utilities x x x x [ ] sc The 'sc' spreadsheet x x x x [ ] texinfo GNU texinfo documentation system x x x x [ ] vim Improved vi clone x x x x [ ] ash A small /bin/sh type shell - 62K x x x x [ ] zsh Zsh - a custom *nix shell x x x mqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqj xDal pacchetto 'N' ho scelto solo TCPIP. Nonostante non sia veramente necessario si rivela molto utile e permette l'accesso alla rete mentre si cerca di aggiustare qualche guaio o di effettuare un aggiornamento con l'array raid non montato. TCPIP contiene anche 'biff', che è usato da alcune applicazioni di 'A'. Anche se non installi 'N' probabilmente sarebbe il caso di installare il pacchetto biff ugualmente.
lqqqq SELECTING PACKAGES FROM SERIES N (NETWORK/NEWS/MAIL/UUCP) qqqqqk x lqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqk x x x [ ] apache Apache WWW (HTTP) server x x x x [ ] procmail Mail delivery/filtering utility x x x x [ ] dip Handles SLIP/CSLIP connections x x x x [ ] ppp Point-to-point protocol x x x x [ ] mailx The mailx mailer x x x x [X] tcpip TCP/IP networking programs x x x x [ ] bind Berkeley Internet Name Domain server x x x x [ ] rdist Remote file distribution utility x x x x [ ] lynx Text-based World Wide Web browser x x x x [ ] uucp Taylor UUCP 1.06.1 with HDB && Taylor configs x x x x [ ] elm Menu-driven user mail program x x x x [ ] pine Pine menu-driven mail program x x x x [ ] sendmail The sendmail mail transport agent x x x x [ ] metamail Metamail multimedia mail extensions x x x x [ ] smailcfg Extra configuration files for sendmail x x x x [ ] cnews Spools and transmits Usenet news x x x x [ ] inn InterNetNews news transport system x x x x [ ] tin The 'tin' news reader (local or NNTP) x x x x [ ] trn 'trn' for /var/spool/news x x x x [ ] trn-nntp 'trn' for NNTP (install 1 'trn' maximum) x x x x [ ] nn-spool 'nn' for /var/spool/news x x x x [ ] nn-nntp 'nn' for NNTP (install 1 'nn' maximum) x x x x [ ] netpipes Network pipe utilities x x x mqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqqj xCompletata l'installazione rispondi no a tutto il resto (cioè rispondi no a tutte le richieste di configurazione) ed esci dallo script.
Adesso devi installare la libreria 'linuxthreads-0.71'. Ho incluso la patch che segue per il Makefile di linuxthreads invece di spiegare i dettagli dell'installazione. Salva il Makefile originale, applica la patch e poi:
cd /usr/src/linuxthreads-0.71 patch make make install
-------------------diff Makefile.old Makefile.raid----------------- 2a3,13 > # Se stai compilando "linuxthreads" per installarlo su un punto di mount > # che non è la partizione di root, ridefinisci 'BUILDIR' in modo che sia > # uguale al punto di mount che vuoi usare come directory "root" > # Potresti doverlo fare se stai costruendo un 'ram disk iniziale' come > # quello usato con i dispositivi root raid capaci di eseguire il boot. > # RICHIEDE la versione 1.9.5 o superiori di ldconfig > # per controllare esegui ldconfig -v > # > BUILDIR=/root/raidboot/mnt > #BUILDIR= > 81,82c92,93 < install pthread.h $(INCLUDEDIR)/pthread.h < install semaphore.h $(INCLUDEDIR)/semaphore.h --- > install pthread.h $(BUILDIR)$(INCLUDEDIR)/pthread.h > install semaphore.h $(BUILDIR)$(INCLUDEDIR)/semaphore.h 84c95 < test -f /usr/include/sched.h || install sched.h $(INCLUDEDIR)/sched.h --- > test -f $(BUILDIR)/usr/include/sched.h || install sched.h $(BUILDIR)$(INCLUDEDIR)/sched.h 86,89c97,103 < install $(LIB) $(LIBDIR)/$(LIB) < install $(SHLIB) $(SHAREDLIBDIR)/$(SHLIB) < rm -f $(LIBDIR)/$(SHLIB0) < ln -s $(SHAREDLIBDIR)/$(SHLIB) $(LIBDIR)/$(SHLIB0) --- > install $(LIB) $(BUILDIR)$(LIBDIR)/$(LIB) > install $(SHLIB) $(BUILDIR)$(SHAREDLIBDIR)/$(SHLIB) > rm -f $(BUILDIR)$(LIBDIR)/$(SHLIB0) > ln -s $(SHAREDLIBDIR)/$(SHLIB) $(BUILDIR)$(LIBDIR)/$(SHLIB0) > ifneq ($(BUILDIR),) > ldconfig -r ${BUILDIR} -n $(SHAREDLIBDIR) > else 91c105,106 < cd man; $(MAKE) MANDIR=$(MANDIR) install --- > endif > cd man; $(MAKE) MANDIR=$(BUILDIR)$(MANDIR) install
Il passo successivo consiste nell'installazione degli strumenti raid. raidtools-0.42
Devi eseguire lo script "configure" facendolo puntare al Makefile nella directory con i sorgenti per i file ramdisk
cd /usr/src/raidtools-0.42 configure --sbindir=/root/raidboot/mnt/sbin --prefix=/root/raidboot/mnt/usr make make installLa parte del Makefile riguardante l'installazione non funziona benissimo, quindi fai quello che segue per sistemare le cose. Questo problema verrò corretto nelle versioni future, così non sarà necessario effettuare nuovi link.
Correggere l'errore di make install
I link che sono specificati nel Makefile alla sezione 'LINKS' devono essere rimossi e rifatti correttamente in modo che tutto funzioni nel modo giusto.
cd /root/raidboot/mnt/sbin ln -fs mdadd mdrun ln -fs mdadd mdstop
Cancella le seguenti directory dal filesystem (ATTENZIONE NON CANCELLARLE DAL SISTEMA ATTUALMENTE IN ESECUZIONE) è un errore facile da commettere, indovina come me ne sono accorto!!!
cd /root/raidboot/mnt rm -r home/ftp/* rm -r lost+found rm -r usr/doc rm -r usr/info rm -r usr/local/man rm -r usr/man rm -r usr/openwin rm -r usr/share/locale rm -r usr/X* rm -r var/man rm -r var/log/packages rm -r var/log/setup rm -r var/log/disk_contents
L'ultimo passo consiste semplicemente nel copiare i dispositivi /dev/md* dal filesystem corrente sul filesystem di rescue. Potresti anche crearli con mknode.
cp -a /dev/md* /root/raidboot/mnt/dev
Adesso hai un filesystem pronto per essere personalizzato. Una volta personalizzato, questo filesystem può essere usato per recuperare il sistema nel caso in cui i dispositivi raid avessero problemi e ci fosse bisogno degli strumenti raid per rimediare. Sarà anche usato per eseguire il boot e montare come root il dispositivo raid usando il file linuxrc che verrà discusso di seguito.
Copia il filesystem su un dispositivo più piccolo per il file initrd, 16 mega dovrebbero essere sufficienti.
Crea il filesystem più piccolo e montalo
cd /root/raidboot dd if=/dev/zero of=bare.fs bs=1024k count=16associa il file con un dispositivo di loop e genera un filesystem ext2 sul file
losetup /dev/loop1 bare.fs mke2fs -v -m0 -L initrd /dev/loop1 mount /dev/loop1 mnt2Copia il filesystem 'build' su 'bare.fs'
cp -a mnt/* mnt2Salva il sistema 'bare.fs' prima di personalizzarlo in modo da rendere più semplici eventuali aggiornamenti futuri. Il filesystem 'build' non serve più e può essere cancellato.
cd /root/raidboot umount mnt umount mnt2 losetup -d /dev/loop0 losetup -d /dev/loop1 rm build cp bare.fs rescue gzip -9 bare.fs
Adesso copia le cose dipendenti dal sistema che corrispondono al kernel dal sistema usato per lo sviluppo, in alternativa puoi modificare manualmente i file nel sistema di recupero in modo che corrispondano al sistema che stai costruendo.
losetup /dev/loop0 rescue mount /dev/loop0 mntAssicurati che nessun file
*~
, core o di log compaia nella tua directory
etc. I 2 comandi che seguono danno dei messaggi di errore: ignorali.
cp -dp /etc/* mnt/etc cp -dp /etc/rc.d/* mnt/etc/rc.d mkdir mnt/lib/modules cp -a /lib/modules/2.x.x mnt/lib/modules <--- la tua versione 2.x.xModifica i file seguenti per adattarli al tuo sistema di recupero.
cd mnt Non-network etc/fstab etc/mdtab dovrebbe funzionare correttamente Network etc/hosts etc/resolv.conf etc/hosts.equiv e file correlati etc/rc.d/rc.inet1 correggi ip#, mask, gateway, ecc... etc/rc.d/rc.S rimuovi tutta la sezione riguardante lo stato del filesystem, a partire da: # Test to see if the root partition isread-only fino a, ma senza includerlo: # remove /etc/mtab* so that mount will ..... Questo evita il fastidioso avvertimento che il ramdisk è montato in lettura/scrittura. etc/rc.d/rc.xxxxx altri se richiesto, vedi oltre root/.rhosts se presente home/xxxx/xxxx altri se richiesto ATTENZIONE: La procedura appena illustrata sposta i tuoi file password e shadow sul disco di recupero!!!!! ATTENZIONE: Forse non vuoi che questo accada per ragioni di sicurezza.Crea tutte le directory che sono necessarie per montare /dev/disk... Questi sono i punti di mount per eseguire il boot del sistema (partizione di boot e partizione di boot di backup). Il mio sistema esegue il boot da dos usando loadlin, comunque anche partizioni linux e lilo funzioneranno bene. Il mio sistema usa:
cd /root/raidboot/mnt <--- initrd root mkdir dosa punto di mount della partizione dos mkdir dosb punto di mount del mirror dosIl filesystem di recupero è completo!
Noterai, esaminando i file nel filesystem di recupero, che ci sono ancora molti file che potrebbero essere cancellati. Non l'ho fatto perché complicherebbe troppo la procedura e la maggior parte dei sistemi raid hanno memoria e spazio su disco a sufficienza. Se vuoi avere un filesystem ancora più piccolo, fallo!
Per far sì che il disco di recupero esegua il boot del dispositivo raid devi solo copiare il file di script:
linuxrc
nella directory root del dispositivo.
La teoria del funzionamento di questo file è discussa in Appendice G, teoria del funzionamento di linuxrc.
Un linuxrc (funzionante) molto semplice e più facile da capire si trova in Appendice D, script linuxrc e di shutdown obsoleti. Copia il testo seguente in un file linuxrc e salvalo nella tua area di sviluppo.
-------------------- linuxrc ---------------------- #!/bin/sh # ver 1.13 3-6-98 # ################# BEGIN 'linuxrc' ################## # DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI # #################################################### # Definisce la funzione 'Fault' nel caso in cui # qualcosa vada storto durante l'esecuzione di 'linuxrc' # FaultExit () { # corregge fstab per mostrare '/dev/ram0/ per il sistema di recupero /bin/cat /etc/fstab | { while read Line do if [ -z "$( echo ${Line} | /usr/bin/grep md0 )" ]; then echo ${Line} else echo "/dev/ram0 / ext2 defaults 1 1" fi done } > /etc/tmp.$$ /bin/mv /etc/tmp.$$ /etc/fstab # point root at /dev/ram0 (the rescue system) echo 0x100>/proc/sys/kernel/real-root-dev /bin/umount /proc exit } # Definisce una procedura 'Warning' per stampare un banner sul terminale di boot # Warning () { echo '*********************************' echo -e " $*" echo '*********************************' } # Definisce 'SplitKernelArg' che aiuta ad estrarre gli argomenti del kernel # riguardanti 'Raid' SplitKernelArg () { eval $1='$( IFS=,; echo $2)' } # Definisce 'SplitConfArgs' che aiuta ad estrarre gli argomenti di # configurazione del sistema SplitConfArgs () { RaidBootType=$1 RaidBootDevice=$2 RaidConfigPath=$3 } ######################################################## ################### MAIN linuxrc ####################### ######################################################## # monta il filesystem proc /bin/mount /proc # Prende dalla linea di comando la partizione di boot e la posizione # della configurazione CMDLINE=`/bin/cat /proc/cmdline` for Parameter in $CMDLINE; do Parameter=$( IFS='='; echo ${Parameter} ) case $Parameter in Raid*) SplitKernelArg $Parameter;; esac done # controlla 'required raid boot' if [ -z "${Raid_Conf}" ]; then Warning Kernel command line \'Raid_Conf\' missing FaultExit fi SplitConfArgs $Raid_Conf # monta temporaneamente la partizione di boot /bin/mount -t ${RaidBootType} ${RaidBootDevice} /mnt # prende i file della directory etc dal sistema raid primario pushd /etc # questo verrà decompresso nella directory /etc (vedi rc.6) if [ ! -f /mnt/${RaidConfigPath}/raidboot.etc ]; then # cattive notizie, questo file dovrebbe esserci Warning required file \'raidboot.etc\' \ missing from ${RaidBootDevice}/${RaidConfigPath} \\n \ \\tUsing rescue system defaults else /bin/tar -xf /mnt/${RaidConfigPath}/raidboot.etc fi # cerca il 'vero' dispositivo raidboot per questo boot # il percorso dello stato e il nome di raidX.conf if [ ! -f /mnt/${RaidConfigPath}/raidboot.cfg ]; then # cattive notizie, questo file dovrebbe esserci Warning required file 'raidboot.cfg' \ missing from ${RaidBootDevice}/${RaidConfigPath}\\n \ \\tUsing rescue system defaults # Prendi il primo nome di file raidX.conf in $RArg1 RaidBootDevs=$RaidBootDevice RaidStatusPath=$RaidConfigPath for RaidConfigEtc in $( ls raid*.conf ) do break; done else { read RaidBootDevs read RaidStatusPath read RaidConfigEtc } < /mnt/${RaidConfigPath}/raidboot.cfg fi popd /bin/umount /mnt # Nel caso in cui non trovi il file di stato raid setta un flag # RAIDOWN="raidboot.ro not found" RAIDREF="raidgood.ref not found" echo "Reading md0 shutdown status." # cerca lo stato di shutdown raid for Device in ${RaidBootDevs} do # i tipi di questi filesystem dovrebbero essere in 'fstab' # le partizioni devono essere montate per avere uno shutdown raid pulito /bin/mount ${Device} /mnt if [ -f /mnt/${RaidStatusPath}/raidboot.ro ]; then RAIDOWN=`/bin/cat /mnt/${RaidStatusPath}/raidboot.ro` RAIDREF=`/bin/cat /mnt/${RaidStatusPath}/raidgood.ref` /bin/umount /mnt break fi /bin/umount /mnt done # Controlla che lo shutdown sia avvenuto in modo pulito if [ "${RAIDOWN}" != "${RAIDREF}" ]; then Warning shutdown ERROR ${RAIDOWN} FaultExit fi # L'array raid è pulito, rimuovi i file di stato di shutdown for Device in ${RaidBootDevs} do /bin/mount ${Device} /mnt /bin/rm -f /mnt/${RaidStatusPath}/raidboot.ro /bin/umount /mnt done # Scrivi un superblock pulito su tutti i dispositivi raid echo "write clean superblocks" /sbin/mkraid -f --only-superblock /etc/${RaidConfigEtc} # Attiva gli array raid if [ -z "$Raid_ALT" ]; then /sbin/mdadd -ar else /sbin/mdadd $Raid_ALT fi # Se ci sono errori - ESCI e lascia funzionante il sistema di recupero if [ $? -ne 0 ]; then Warning some RAID device has errors FaultExit fi # Tutto va bene, fai montare /dev/md0 al kernel # e dì al kernel di assumere /dev/md0 come il dispsitivo root # Il valore 0x900 è il numero di dispositivo calcolato come: # 256*numero_major + numero_minor echo "/dev/md0 mounted on root" echo 0x900>/proc/sys/kernel/real-root-dev # umount /proc to deallocate initrd device ram space /bin/umount /proc exit #------------------ end linuxrc ----------------------
Aggiungi 'linuxrc' al device di boot initrd
cd /root/raidboot chmod 777 linuxrc cp -p linuxrc mnt
Per completare l'installazione, modifica gli script rc in modo da salvare lo stato degli md sul vero dispositivo di root quando si verifica lo shutdown.
Nella slackware questi script sono rc.0 -> rc.6 Nella debian 'bo' sono sia 'halt' che 'reboot' Se implementi questo in un'altra distribuzione, per favore invia per e-mail le istruzioni e file di esempio in modo che possano essere inclusi qui.Ho modificato leggermente il metodo per lo stop raid di Bohumil Chalupa. La sua soluzione originale è presentata in Appendice A.
Poiché non ci sono partizioni linux libere sul sistema di produzione tranne md0, le partizioni di boot sono usate per memorizzare lo stato raidOK readonly. Ho scelto di scrivere su ognuna copia della partizione di boot un file contenente lo stato dell'array md allo shutdown il cui significato è: il dispositivo md è stato rimontato in sola lettura. Questo fa sì che il sistema possa continuare a funzionare anche nel caso che uno dei drive muoia.
Lo script di shutdown è stato modificato in modo da richiamare rc.raidown, che salva le informazioni necessarie per effettuare effettuare il reboot e montare il dispositivo raid. Alcuni esempi di script di shutdown per varie distribuzioni di linux si trovano in Appendice B.
Per catturare lo stato allo shutdown dell'array raid inserisci una chiamata a rc.raidown dopo tutte le istruzioni case (se presenti) ma prima dell'inizio dello shutdown vero e proprio (kill, salvataggi di stato ecc.) e prima che i filesystem siano smontati.
############ Salva informazioni di boot raid e stato ############## # if [ -x /etc/rc.d/rc.raidown ]; then /etc/rc.d/rc.raidown fi ################## fine del boot raid #########################Una volta che tutti i file system sono smontati (il file system di root non verrà smontato) ma prima di qualsiasi controllo relativo allo stato della mancanza di corrente aggiungi:
################ per array raid ######################### # Ferma tutti gli array raid conosciuti (salvo root che non si ferma) if [ -x /sbin/mdstop ]; then echo "Stopping raid" /sbin/mdstop -a fi ##########################################################Questo fermerà in modo pulito tutti i dispositivi di raid tranne il dispositivo di root. Il suo stato è passato in raidstat.ro al prossimo boot.
Copia il file rc sul tuo nuovo array raid, sul file system di recupero che è ancora montato come /root/raidboot/mnt e sul sistema usato per lo sviluppo se si trova sulla stessa macchina.
Modifica etc/fstab sul filesystem di recupero in modo opportuno ed assicurati che mdtab sul filesystem di recupero sia corretto.
Adesso copia il disco di recupero sulla tua partizione dos, e tutto dovrebbe essere pronto per eseguire il boot con il dispositivo raid come root.
umount mnt losetup -d /dev/loop0 gzip -9 rescueCopia rescue.gz sulle tue partizioni di boot.
Tutto ciò che rimane è creare il file di configurazione raidboot.conf e controllare il nuovo file system eseguendo il reboot.
I commenti che seguono il file di configurazione di esempio spiegano ciascuna delle tre linee. Questo file di esempio è relativo ad un array scsi raid5 con 4 drive con partizioni di boot duplicate sui drive sda1 e sdb1. Sostituisci invece i parametri relativi ai tuoi file system.
/dev/sda1 /dev/sdb1 linux raid5.conf # i commenti possono essere messi solo 'dopo' le tre # linee di configurazione. # # Questo è 'raidboot.conf' # # linea uno, le partizioni contenenti il sistema raid-rescue 'initrd' # Non è necessario eseguire il boot da queste partizioni; comunque, # poiché il sistema di recupero non entra su un solo floppy, è # necessario sapere quali partizioni devono essere usate per caricare # il sistema di recupero # # linea due, il percorso del file di configurazione raidboot # La posizione dello stato di shutdown, ecc... a tempo di boot # NON include le informazioni sul punto di mount, solo il 'percorso' # /punto_di_mount/'percorso' # # linea tre, il nome del file di configurazione raid # Il file di configurazione raid corrente, ad esempio # raid1.conf, raid5.conf
Ci sono due variabili del kernel per il sistema di recupero e RAID, solo la prima deve essere specificata.
Questa variabile punta al dispositivo raid di boot e al file di configurazione. Per il floppy di boot di recupero puoi specificarla alla linea di comando del kernel o nei file di boot di loadlin o di lilo.
formato: 'filesystem-type,device,path-to-config-from-mountpoint'
Parametri alternativi per mdadd necessari quando si effettua il boot con array raid non ridondanti. Questi sono i parametri da linea di comando, separati da virgole, per mdadd. A meno che non siano necessari per avviare un array malfunzionante/non ridondante, COMMENTATELI O SPECIFICATELI CON UN 'NULL'.
i.e. Raid_ALT=
Eseguendo il boot con lilo, i parametri sono inclusi nel file di configurazione di lilo nella forma:
append="Raid_Conf=msdos,/dev/sda1,raidboot" append="Raid_ALT=-r,-p5,/dev/md0,/dev/sda3 /dev/sdb3 /dev/sdc3 /dev/sdd3"Vedi man lilo.conf per informazioni più dettagliate.
Poiché ho dell'hardware che richiede utility di configurazione DOS, ho una piccola partizione dos nel sistema. Quindi, uso loadlin per eseguire il boot del sistema raid5 dalla partizione dos con un mirror (una copia) del disco. Un metodo identico è usato per il sistema raid1. L'esempio sotto usa loadlin, ma la procedura è molto simile per lilo.
Il mio sistema dos contiene fra le utility un piccolo editor, così posso modificare i parametri di boot di loadlin se necessario, permettendomi di effettuare il reboot del sistema linux sul mio disco di swap mentre faccio dei test.
Il sistema dos contiene questo albero di directory per linux
c:\raidboot.bat c:\raidboot\loadlin.exe c:\raidboot\zimage c:\raidboot\rescue.gz c:\raidboot\raidboot.cfg c:\raidboot\raidboot.etc c:\raidboot\raidgood.ref c:\raidboot\raidstat.ro (solo allo shutdown)
---------------------- linux.bat --------------------------- echo "Start the LOADLIN process:" c:\raidboot\loadlin @c:\raidboot\boot.par -------------------- end linux.bat -------------------------boot.par contiene:
# loadlin boot parameter file # # version 1.02 3-6-98 # immagine del kernel di linux c:\linux\zimage # dispositivo target di root root=/dev/md0 #root=/dev/ram0 #root=/dev/sdc5 # monta il dispositivo di root come 'ro' ro # dimensione del ram disk ramdisk_size=16384 # nome del file initrd initrd=c:\raidboot\rescue.gz #noinitrd # la memoria finisce qui mem=131072k # punta al dispositivo raid di boot, al file di configurazione # per il boot da floppy di recupero, puoi specificarlo # sulla linea di comando invece di qui # formato 'tipo-di-filesystem,dispositivo,percorso-di-config-frm_mntpnt' Raid_Conf=msdos,/dev/sda1,raidboot # Parametri alternativi di mdadd # necessari per il boot con raid non ridondante # altrimenti COMMENTARE O SPECIFICARE 'NULL' #Raid_ALT=-r,-p5,/dev/md0,/dev/sda3 /dev/sdb3 /dev/sdc3 /dev/sdd3 # dispositivi ethernet ether=10,0x300,eth0 ***** >> NOTA!! la sola differenza fra forzare l'esecuzione del sistema di recupero e montare il dispositivo raid è il parametro di loadlin root=/dev/ram0 per il sistema di recupero root=/dev/md0 per RAID Con root=/dev/ram0 il dispositivo RAID non sarà montato e il sistema di recupero partirà incondizionatamente.
Se l'array RAID fallisce, il sistema di recupero viene lasciato montato e funzionante.