Questa è praticamente una sezione dove ammucchio tutti i pezzetti che ancora non ho deciso dove mettere, ma che sento sia necessario saperne qualcosa. È una specie di area di transizione.
In molti casi non avete bisogno di una partizione di swap, ad esempio se avete molta RAM, tipo più di 64 MB, e siete l'unico utente della macchina. In questo caso potete provare a procedere senza una partizione di swap e controllare in ogni momento se avete mai saturato la memoria virtuale.
Rimuovere le partizioni di swap ha due vantaggi:
In fine, avere una partizione di swap è come avere un bagno riscaldato: non lo usate molto spesso, ma sicuramente lo apprezzerete quando ne avete bisogno.
/mnt
Nelle versioni più recenti di questo documento ho proposto di
mettere tutte le partizioni montate in maniera permanente sotto
/mnt
. Il che, comunque, non è che sia proprio una buona idea
visto che essa può essere utilizzata come un punto di montaggio,
che guida a tutte le partizioni montate che diventano disponibili.
Invece proporrò di montare direttamente da root mediante un nome
significativo come
/mnt.nome-descrittivo
.
Recentemente sono diventato conscio del fatto che qualche distribuzione
Linux utilizza punti di montaggio su subdirectory sotto /mnt
,
come /mnt/floppy
e /mnt/cdrom
, che mostra solamente
quanto confusa sia l'intera faccenda.
Speriamo che FHS chiarisca tutto ciò.
Non molti anni fa, una macchina con la potenza di un moderno PC richiedeva alimentazione e raffreddamento a 3 fasi, generalmente mediante aria condizionata nella stanza della macchina, alcune volte anche raffreddando ad acqua. La tecnologia si è evoluta velocemente portando non solo alta velocità ma anche componenti a basso consumo. Comunque, c'è un limite definito dalla tecnologia, qualcosa che uno dovrebbe tenere a mente visto che il sistema si espande con ancora un altro disco o un'altra scheda PCI. Quando l'alimentazione gira a pieno regime tenete presente che tutta questa energia sta andando da qualche parte, per lo più in calore. Se questo non viene dissipato attraverso ventole, avrete un serio riscaldamento nel cabinet seguito da un'affidabilità ridotta ed anche da una riduzione della vita delle elettroniche. I produttori stabiliscono un minimo di necessità di raffreddamento per i loro dischi, generalmente in termini di piedi cubi al minuto (CFM). Siete tutti avvisati di prenderlo seriamente in considerazione.
Mantenete i passaggi di aria aperti, pulite la polvere e controllate la temperatura del vostro sistema in funzione. Se è troppo caldo da toccare, probabilmente gira in condizioni di calore eccessivo.
Se possibile utilizzate spin up sequenziali per i dischi. È durante l'avvio, quando le piastre dei dischi accelerano fino a velocità normale che un disco consuma il massimo dell'energia e se tutti i dischi partono simultaneamente potreste andare oltre il massimo della vostra alimentazione.
Questo è un sistema Internet che indubbiamente è familiare a molti di voi. Esso cerca e fornisce articoli Usenet dal 1995 fino ai più recenti messaggi e offre inoltre un'interfaccia web di lettura e scrittura. C'è molto altro, controllate Dejanews per maggiori informazioni.
Ciò che forse è meno risaputo, è che utilizzano circa 120 computer
Linux SMP molti dei quali utilizzano per questo servizio il modulo
md
per gestire dai 4 ai 24
Giga di spazio disco (più di 1200 Giga tutti insieme). Il sistema
cresce in continuazione ma al momento di scrivere essi utilizzano generalmente
dual Pentium Pro 200MHz e sistemi Pentium II 300 MHz con 256 MB di RAM
o più.
Una macchina per production database ha generalmente un disco per il
sistema operativo e tra i 4 ed i 6 gestiti dal modulo md
dove gli articoli sono archiviati. I dischi sono connessi ad adattatori
PCI SCSI BusLogic Model BT-946C e BT-958
Per i sistemi di produzione (che sono accesi 365 giorni l'anno) il tempo di interruzione dovuto ad errori di disco è inferiore allo 0.25% (che è un quarto di 1%, non di 25%).
Solo una cosa: questa non è pubblicità, è inserito come un esempio di quanto è richiesto per quel che è un servizio Internet principale.