Shell: la storia

Negli anni '60, quando Dennis Ritchie e Ken Thompson di AT&T stavano progettando UNIXTM, vollero creare uno strumento con cui gli utenti potessero interagire con questo nuovo sistema.

A quei tempi i sistemi operativi utilizzavano degli interpreti di comandi, che interpretavano i comandi inseriti dall'utente in modo che la macchina potesse usarli.

Ma Ritchie e Thompsono volevano poter offrire delle caratteristiche migliori rispetto a quelle degli interpreti di comandi. E così nacque la Bourne shell (nota semplicemente come sh), creata da S.R. Bourne. Da allora furono sviluppate diverse shell, come la C shell (csh) e la Korn shell (ksh).

Il risultato fu la Bourne Again Shell o bash.

Fino ad ora probabilmente avete visto la parola bash comparire nel caso di una digitazione errata al prompt della shell (per es: bash: nome digitato: command not found).

SuggerimentoBash: ulteriori informazioni
 

Le Per saperne di più sulla bash, leggete la relativa pagina man, che comparirà digitando man bash (potete salvare il documento come file di testo, digitando man bash | col -b > bash.txt, che potrete poi aprire con un editor come pico o un pager come less. Potete inoltre stampare il file con man bash | col -b | lpr, ma attenzione: si tratta di un file di grandi dimensioni. Se vi occorrono maggiori informazioni, O'Reilly & Associates ha pubblicato Learning the bash Shell di Cameron Newham e Bill Rosenblatt.

Anche se il vostro sistema possiede tante shell diverse, la bash è installata di default con Red Hat Linux.