Quando termina lo script di configurazione, dice pure di fare
`make dep
' e (possibilmente) `clean
'.
Quindi, si faccia il `make dep
'. Ciò assicura che tutte le
dipendenze, come i file include, siano a posto. Non ci mette tanto, a
meno che il proprio computer non sia piuttosto lento. Per le vecchie
versioni del kernel, quando terminava, si doveva fare un `make
clean
'. Ciò rimuoveva tutte i file oggetto e alcune altre cose
che le vecchie versioni lasciano in giro. In ogni caso, non
si dimentichi questo passo prima di provare a ricompilare il kernel.
Dopo il dep
ed il clean
, si può fare `make
bzImage
' o `make bzdisk
' (questa è la parte che
richiede un tempo più lungo).
`make bzImage
' compilerà il kernel, e lascerà (tra le altre
cose) un file in arch/i386/boot
chiamato
`bzImage
'. Questo è il nuovo kernel compresso. `make
bzdisk
' fa la stessa cosa, ma piazza pure il nuovo
bzImage
su un dischetto che si spera sia stato messo nel
driver ``A:''. `bzdisk
' è piuttosto comodo per verificare un
nuovo kernel; se si pianta (o semplicemente non fa le cose giuste),
semplicemente basta rimuovere il floppy e riavviare con il proprio
vecchio kernel. È pure un modo comodo di fare il boot se
accidentalmente si cancella il proprio kernel (o altre cose ugualmente
terribili). Lo si può pure usare per installare un nuovo sistema
quando si è semplicemente scaricato il contenuto di un disco in un
altro (``tutto questo e molto altro! ORA quanto vorresti pagare?'').
Tutti i kernel ragionevolmente recenti sono compressi, da qui il
`bz
' di fronte al nome. Un kernel compresso si decomprime
da solo automaticamente quando eseguito.
Nei kernel più vecchi, non c'era l'opzione per costruire un
bzImage
; era semplicemente un zImage
. Quella
opzione al momento è ancora disponibile ma comunque, data la dimensione
del codice dei nuovi kernel, ora è più o meno obbligatorio compilare
un bzImage
perché il vecchio metodo non riesce a gestire
kernel troppo grossi.
`make mrproper
' farà un `clean
molto più accurato.
Qualche volta è necessario; si può desiderare di farlo dopo aver
applicato una patch. `make mrproper
' cancellerà anche il
file di configurazione e quindi conviene salvarselo
(.config
) se si vede che può essere utile.
`make oldconfig
' proverà a configurare il kernel da un
vecchio file di configurazione; eseguirà da solo tutto il processo
`make config
'. Se non si è mai compilato un kernel prima o
non si possiede un vecchio file di configurazione, allora
probabilmente non lo si dovrebbe fare, in quanto molto probabilmente
si vorrà modificare la configurazione predefinita.
Si veda la sezione sui moduli per una descrizione di `make modules
'.
Quando si ha un kernel che sembra funzionare nel modo desiderato,
allora è il momento di installarlo. Molti usano LILO (Linux
Loader) per questo. `make bzlilo
' installerà il kernel, vi
lancerà LILO e preparerà tutto per il boot, MA SOLO se lilo è
configurato nel proprio sistema nel modo seguente: il kernel è
/vmlinuz
, lilo è in /sbin
e il proprio file di
configurazione di lilo (/etc/lilo.conf
) è in accordo con
queste cose.
Altrimenti, è necessario usare LILO direttamente. È un pacchetto
abbastanza semplice da installare e da usare, ma ha la tendenza a
confondere la gente con il file di configurazione. Si dia un'occhiata
al file di configurazione (/etc/lilo/config
per le vecchie
versioni oppure /etc/lilo.conf
per quelle nuove) e si veda
qual è l'impostazione corrente. Il file di configurazione è simile a
questo:
image = /vmlinuz label = Linux root = /dev/hda1 ...
`image =
' è impostato al kernel correntemente installato. La
maggior parte della gente usa /vmlinuz
. `label
' è
usata da lilo per determinare quale kernel o sistema operativo
avviare, e `root
' è la /
di quel particolare sistema
operativo. Si faccia una copia di backup del vecchio kernel e si copi
il bzImage
appena creato al suo posto (si dovrà dire `cp
bzImage /vmlinuz
' se si usa `/vmlinuz
'). Poi, si
rilanci lilo: su un nuovo sistema si può semplicemente lanciare
`lilo
', ma in uno vecchio si dovrà fare
/etc/lilo/install
o addirittura /etc/lilo/lilo -C
/etc/lilo/config
.
Se si vuol saperne di più sulla configurazione di LILO, o non si ha LILO, si prenda la versione più recente dal proprio sito ftp preferito e si seguano le istruzioni.
Per avviare uno dei propri vecchi kernel dal disco fisso (un altro
modo per salvarsi nel caso si facciano casini con il nuovo), si copino
le righe che seguono `image = xxx
' (compresa) alla fine del
file di configurazione di LILO, e si modifichi `image = xxx
'
in `image = yyy
', dove `yyy
' è il percorso completo
del file in cui si fatto il backup del kernel. Poi si cambi
`label = zzz
' in `label = linux-backup
' e si rilanci
lilo
. Può essere necessario mettere nel file di
configurazione una riga che dice `delay=x
', dove x è
il numero di decimi di secondo che LILO dovrà attendere prima di fare il boot, cosicché lo si può interrompere (con il
tasto shift, per esempio), e inserire l'etichetta della immagine di
boot di backup (nel caso succedano cose non proprio piacevoli).