Red Hat Linux 7.0: The Official Red Hat Linux Reference Guide | ||
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In caso di problemi, ci sono vari modi di procedere per riparare i malfunzionamenti. Tuttavia, richiedono una conoscenza approfondita del sistema. Questo manuale non può coprire tutti gli aspetti del sistema, ma presenteremo i modi in cui potete usare i nostri "tool" per entrare nelle modalità di rescue per risolvere i problemi.
Rescue è un termine usato per descrivere una metodo di avvio del sistema Linux con un insieme ridotto di funzioni, da dischetto, CD o altro.
Ciò che segue in questa sezione può aiutarvi a ripristinare la situazione presente al momento del problema.
Come suggerito dal nome, la modalità rescue consente di risolvere i problemi. Per le normali operazioni, il vostro sistema Red Hat Linux utilizza i file residenti sul disco fisso della macchina per eseguire qualsiasi tipo di operazione, di applicazioni, memorizzazione di file, ...
Tuttavia, potrebbe capitare che siate impossibilitati a mettere Linux nella condizione di accedere completamente a tutti i suoi file memorizzati sul disco fisso. Grazie alla modalità rescue, sarà possibile accedere ai file memorizzati sul disco fisso del sistema anche quando voi non potrete eseguire Linux direttamente dal vostro disco fisso.
Generalmente, avrete la necessità di andare in modalità rescue per una di queste due ragioni:
Siete impossibilitati ad avviare Linux e volete risolvere il problema.
Avete problemi di natura hardware o software ma volete comunque accedere a parecchi dati importanti residenti sul disco fisso del vostro sistema.
Illustriamo meglio ognuna di queste evenienze.
A volte l'impossibilità di avviare Linux è causata dall'installazione di un altro sistema operativo, avvenuta dopo l'installazione di Red Hat Linux. Alcuni sistemi operativi infatti assumono che sulla macchina non siano presenti altri sistemi operativi sovrascrivendo il Master Boot Record (MBR) che in origine conteneva il boot loader LILO.
A tale categoria potrebbero appartenere tante differenti situazioni quanti sono i file che fanno girare un sistema operativo Linux. Problemi come dischi fissi rovinati o dimenticarsi di eseguire LILO dopo avere ricompilato un nuovo kernel sono solo due esempi che possono provocare problemi nel boot di Red Hat Linux. Se avete la possibilità di andare in modalità rescue, dovreste essere in grado di risolvere il problema o almeno, di effettuare le copie dei file più importanti. Quali passi dovete seguire per entrare in modalità rescue?
Per fare un Boot in rescue mode dovete passare i seguenti parametri al momento del boot prompt:
boot: linux rescue |
Potete ottenete un boot prompt in uno dei seguenti modi:
Effettuando un boot da dischetto o dal CD-ROM incluso nella vostra confezione di Red Hat Linux.
Effettuando un boot via rete o da dischetto di boot PCMCIA. Questo metodo richiede che la vostra connessione di rete sia funzionante per identificare il vostro server di rete ed il tipo di trasferimento. Per maggiori dettagli si veda "Installazione via Rete" al Capitolo 14.
Una volta che il vostro sistema è partito in modalità rescue, appare un prompt:
bash# |
da questo prompt potete eseguire i comandi di seguito elencati:
anaconda gzip mkfs.ext2 ps badblocks head mknod python bash hwclock mkraid python1.5 cat ifconfig mkswap raidstart chatter init mlabel raidstop chmod insmod mmd rcp chroot less mmount rlogin clock ln mmove rm collage loader modprobe rmmod cp ls mount route cpio lsattr mpartition rpm dd lsmod mrd rsh ddcprobe mattrib mread sed depmode mbadblocks mren sh df mcd mshowfat sync e2fsck mcopy mt tac fdisk mdel mtools tail fsck mdeltree mtype tar fsck.ext2 mdir mv touch ftp mdu mzip traceroute genhdlist mformat open umount gnome-pty-helper minfo pico uncpio grep mkdir ping uniq gunzip mke2fs probe zcat |
Comunque se il vostro filesystem di root (/) non è danneggiato, potete montarlo ed eseguire qualsiasi Utility standard di Linux. Per esempio supponiamo che il vostro filesystem root sia in /dev/hda5. Ecco come montare questa partizione.
mount -t ext2 /dev/hda5 /foo |
Dove /foo è una directory creata da voi.
Ora potete eseguire chroot, fsck, man, ed anche altre utility. A questo punto state usando Linux in modalità single-user.
Se non conoscete il nome della vostra partizione Linux potete provare a supporre il nome del device giusto: montare partizioni non esistenti non comporta alcun danno.
Potete effettuare un avvio direttamente in modalità single-user. Se il vostro sistema parte, ma non vi consente di collegarvi quando ha completato l'avvio, provate a fare un reboot specificando una di queste opzioni al prompt di LILO:
LILO boot: linux single LILO boot: linux emergency |
In modalità single-user, Il vostro computer effettua un boot in runlevel 1. Il vostro filesystem locale verrà montato. Ma la vostra rete non verrà attivata. Verrà fornita una shell tramite la quale potrete amministrare il sistema.
In modalità di emergenza, avrete effettuato un avvio con una configurazione minima. Il filesystem di root sarà montato in sola lettura e verrà configurato solo in parte Il vantaggio principale di questo rispetto a linux single consiste nel fatto che i file di init non vengono caricati. Se init è corrotto o non funzionante, potete ancora montare il filesystem per recuperare i dati che potrebbero andare persi durante la reinstallazione.
Avete ricostruito un kernel, e, siete curiosi di provarlo: avete intenzione di effettuare un reboot prima di aver lanciato il LILO ? E non avete una entry per il vecchio kernel in lilo.conf?
In parecchi casi è possibile effettuare un boot del vostro sistema Red Hat Linux/Intel dal Red Hat Linux boot disk con il vostro filesystem montato e "ready to go". Ecco come:
date questo comando al prompt di boot::
linux single root=/dev/hdXX initrd= |
(Sostituite a XX in /dev/hdXX la lettera ed il numero appropriati per la vostra partizione di root.)
Che cosa succede? In primo luogo inizia il boot in modalità single-user, con la partizione di root configurata sulla vostra. La voce initrd vuota va oltre l'immagine di installazione sul disco di avvio che vi farebbe entrare immediatamente nella modalità single-user.
Esistono controindicazioni? Sfortunatamente sì. Poichè il kernel sul dischetto di avvio di Red Hat Linux supporta esclusivamente l'interfaccia IDE, coloro che hanno sistemi basati su SCSI non potranno utilizzare questo metodo. In tal caso, dovrete usare i dischetti di boot/rescue come menzionato in precedenza.