Vi sono diversi tipi di formati audio (WAV, MIDI, MPEG ecc.). Di seguito riportiamo i vari formati e le applicazioni che possono essere utilizzate per riprodurli.
MIDI sta per Musical Instrument Device Interface (interfaccia
per strumenti musicali, ndt) I file MIDI normalmente hanno
l'estensione .mid
. Questi contengono informazioni di
sequencing, sarebbe a dire, informazioni su quando suonare
quale strumento in quale maniera, ecc. A seconda del vostro
hardware (e forse anche del software che usate per riprodurli),
il suono potrebbe essere piacevole o inudibile.
Questo pacchetto include mp
(un riproduttore di file
MIDI utilizzabile da linea di comando) e xmp
(un
riproduttore di file MIDI basato su XView, da non
confondere con il riproduttore di moduli xmp
).
Avrete bisogno delle estensioni SlingShot per utilizzare
xmp
. Vi sono anche altri programmi per eseguire gli
spartiti di Adagio.
Se avete una GUS mp
può anche riprodurre file MOD
guardate la sezione
Moduli
per maggiori informazioni sui moduli).
Un piccolo fastidioso bug (come nella versione 0.5 su qualche
hardware) è che il suono si interrompe verso la fine. In pratica,
invece di terminare la riproduzione nel modo previsto dal file MIDI,
eseguendo la penultima nota su un lungo intervallo. Ciò non mi
ha fatto desistere dall'utilizzare mp
, ma potrebbe convincere
altri a non usarlo per un lavoro `reale'. Inoltre parte in
maniera relativamente lenta.
Il pacchetto non menziona copyright (almeno, nessuno che io abbia trovato), quindi ritengo sia liberamente ridistribuibile e modificabile. (Da una interpretazione alla lettera della legge sul copyright si desume che niente vi dà il diritto di fare queste cose, ma ho qualche dubbio che questa fosse l'intenzione dell'autore).
È un porting del CMU MIDI Toolkit su Linux (adesso ce n'è
abbastanza da discutere) effettuato da Greg Lee
(lee@uhunix.uhcc.hawaii.edu
).
Lo potete trovare su
ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux/packages/sound/adagio05.tar.gz.
I binari acclusi sono in formato a.out (linkati con antiche librerie),
ed il binario xmp
dà "segmentation fault" in ambiente X11R6
(XFree86 3.1.1, libc 4.7.2). Il binario mp
non dà problemi in
un ambiente a.out
.
Avrete bisogno di un po' di aggiustamenti per compilarlo.
In effetti non molti. Tutto quello che dovete fare è includere
lo switch -lfl
alla fine di SHROBJ
e XMPOBJ
nel Makefile. Questo per linkare la libreria flex
, che
altrimenti non verrebbe linkata. Quindi seguite le istruzioni
di installazione. E non dimenticatevi che dovete avere le
XView con le estensioni SlingShot se volete compilare
xmp
.
Qualcuno raccomanda questo programma sperimentale
per via della buona qualità del suono che produce (cosa molto
vera, è molto meglio di mp
su una Sound Blaster 16, anche
se probabilmente non è molto differente su schede audio con
sintesi tramite wavetable come la GUS). Comunque è un
programma affetto da un alto utilizzo della CPU. Riproduce i
file MIDI convertendoli a WAV e quindi riproducendo il file WAV
risultante (potete effettuare la conversione da MIDI a WAV
anche senza riprodurli, se volete). Questa è la causa del forte
utilizzo della CPU.
Ha anche delle interfacce opzionali, ncurses, SLang, Tcl/Tk o Motif.
Avrete bisogno dei file patch della Gravis Ultrasound per usarlo. Date un'occhiata alle FAQ incluse nella distribuzione di Timidity per maggiori informazioni.
L'autore è Tuukka Toivonen (tt@cgs.fi
).
L'ultima versione di Timidity può essere trovata su TiMidity home page. Questa pagina contiene anche un collegamento ad una piccola libreria di patch GUS.
Questo è un player MIDI che riproduce su FM, GUS e su un dispositivo MIDI esterno. Dovrebbe partire prima degli altri player MIDI. Può anche riprodurre i Creative Music File, i file Microsoft RIFF e i grandi archivi MIDI dei giochi come Ultima 7.
Dispone di un'interfaccia X ed una SVGA. Ha anche un'opzione
per la riproduzione in realtime con la visualizzazione di tutte
le note su ogni canale e del tempo di playback (attivata
automaticamente con xplaymidi
e splaymidi
).
Dovrete fare qualcosa tipo:
$ splaymidi foo.mid; stty sane
se volete usare l'interfaccia SVGA, poiché essa non ripristina correttamente il modo testo del terminale. L'interfaccia SVGA potrebbe essere rimossa in un prossimo futuro.
È stato scritto da Nathan Laredo
(laredo@gnu.org
o laredo@ix.netcom.com
).
Lo si può trovare su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/playmidi-2.3.tar.gz.
I moduli (nella computer music) sono dei file di musica digitale, composti di un insieme di campioni e di informazioni di sequencing, che dicono al programma di riproduzione quando suonare quale campione (strumento) su quale traccia a quale altezza, e opzionalmente se applicarvi un effetto, tipo il vibrato, ad esempio.
Un vantaggio dei moduli sui file MIDI è quello di poter includere praticamente ogni tipo di suono (incluse voci umane). Un altro è che il suono prodotto non varia su diverse piattaforme, poiché i campioni sono nel modulo. Uno svantaggio è quello che la grandezza dei file è molto superiore a quella dei file MIDI. Un altro è che in effetti non esiste un formato standard (l'unico `vero' è quello di ProTracker, con il quale molti moduli sono incompatibili). Sono nati su Amiga.
Il formato più comune ha l'estensione .mod
. Vi sono molte
altre estensioni a seconda del formato usato.
Questa applicazione molto portabile (ne è stato effettuato il porting
su molte piattaforme) riproduce i moduli musicali di Soundtracker e
ProTracker. L'output è stereo a 16 bit e credo sia di qualità molto
buona. Il carico di CPU si può ridurre in maniera semplice con
l'opzione -mono
.
Il programma è "giftware" (per citare l'autore). L'autore è
Marc Espie (Marc.Espie@ens.fr
).
Una versione di questo programma contenente un Makefile già ottimizzato per Linux può essere trovata su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/tracker-4.3-linux.tar.gz.
Questo è un riproduttore di moduli musicali per la scheda Gravis Ultrasound. I formati supportati sono MOD a 4/6/8 canali, 669 a 8 canali, MultiTracker (MTM), UltraTracker (ULT), FastTracker (XM) e ScreamTracker III (S3M).
Richiede la versione 3.0 o seguenti del driver sonoro. E una GUS, ovviamente. Probabilmente avrete bisogno di modificare il kernel per far funzionare a dovere il controllo del volume.
Ha anche una interfaccia per X. Utilizza il toolkit QT (versione 0.99 o successive). Si dia un'occhiata su QT toolkit homepage per informazioni riguardanti QT.
Può essere distribuito liberamente. È stato scritto
originariamente da Hannu Savolainen ed adesso il suo sviluppo
viene curato da Andrew J. Robinson (robinson@cnj.digex.net
).
Lo si può trovare su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/gmod-3.1.tar.gz.
Questo riproduttore di moduli portabile accetta i formati XM,
ULT, STM, S3M, MTM, MOD e UNI. (Il formato UNI è nella
versione interna di MikMod.) Supporta i file moduli compressi.
Si utilizzi l'opzione -m
come semplice via per ridurre il
carico di CPU.
Le versioni UNIX possono usare sia l'interfaccia ncurses che Tcl/Tk. Può anche essere usato come libreria, oltre che come programma indipendente.
È stato scritto in origine da Jean-Paul Mikkers
(mikmak@via.nl
). È adesso curato da Jake Stine
(dracoirs@epix.net
). È un programma shareware
che occorre registrare per uso commerciale. La distribuzione
commerciale richiede una licenza (la ridistribuzione non
commerciale non richiede questa licenza).
Lo si può trovare su MikMod home page.
È un riproduttore di moduli (da non confondere col
xmp
di Adagio) che esegue moduli MOD, S3M, MTM,
PTM, PTR, STM, 669, e XM (vi sono anche altri formati
supportati in via sperimentale o incompleta). Se avete una
scheda audio con la capacità di effettuare la sintetizzazione
tramite wavetable (GUS o SoundBlaster 32AWE), potete
utilizzare questa funzionalità della scheda per ridurre il carico
di CPU. Supporta anche moduli compressi.
È disponibile anche una interfaccia di xmp
per X.
È stato scritto da Claudio Matsuoka
(claudio@pos.inf.ufpr.br
) e Hipolito Carraro Jr.
Può essere trovato su xmp home page.
Riproduce moduli MOD a 4/6/8 tracce ed i moduli di Scream Tracker
3. L'output predefinito è 8 bit mono con campionamento a 22000 Hz.
Si può utilizzare l'opzione -s
per abilitare la modalità
stereo, -b
per l'output a 16 bit e -f
per impostare la
frequenza di campionamento. L'output audio è comunque di
qualità minore rispetto a quello di tracker (un po' di rumore), perciò
consiglio di usare tracker
al posto di s3mod
per riprodurre
i normali file MOD (a meno che non abbiate una macchina poco
potente). Il carico di CPU è molto inferiore a quello generato da
tracker.
È copyright di Daniel Marks e David Jeske
(jeske@uiuc.edu
), ma potete farci tutto quello che volete
(tranne che raccontare di averlo scritto).
Lo potete trovare su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/s3mod-v1.09.tar.gz.
Questa versione beta del programma riproduce moduli MOD
(15-31 strumenti, fino a 32 voci), MTM, ULT e S3M attraverso la
scheda Gravis Ultrasound. Accetta anche moduli compressi se
disponete di gzip
, lharc
, unzip
, e unarj
. Non
riproduce moduli Powerpacked o moduli impaccati con qualche
composer per Amiga (quelli con la signature "PACK").
Richiede la versione 3.0 o successive del driver sonoro.
Non funzionerà con la versione 2.90-2 o precedenti
del driver sonoro. L'interfaccia testuale richiede ncurses.
È inclusa anche un'interfaccia per X, che utilizza
Tcl/Tk.
È stato scritto da Mikael Nordqvist (mech@df.lth.se
o
d91mn@efd.lth.se
).
Lo si può trovare su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/mod-v0.81.tgz.
Questo è un riproduttore di moduli in versione alfa che
esegue moduli MTM, S3M e MOD. È stato creato per
essere un riproduttore di moduli per schede audio senza DSP
(da non confondere con quello che Creative Labs chiama DSP).
Il carico di CPU è all'incirca simile a quello generato da
tracker
.
Ha la funzionalità che permette di eseguire i moduli
ripetutamente, se si vuole. Il numero delle ripetizioni può
essere limitato dall'opzione -l
. L'output è a 8 bit (almeno
quello della versione 0.1).
È stato scritto da Toru Egashira
(toru@jms.jeton.or.jp
).
Lo si può trovare su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/nspmod-0.1.tar.gz.
Questo programma in versione alfa è stato progettato per riprodurre moduli a 4 canali con un minimo carico di CPU. Non è stato concepito per produrre un suono di alta qualità. Quindi l'unico output sonoro che produce è quello mono a 22 KHz. Oltretutto l'output sonoro non è così pulito come potrebbe essere, cosa che riflette il fatto che si trova ancora in versione alfa.
È stato scritto da David Groves
(djg@djghome.demon.co.uk
).
Lo si può trovare su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/yampmod-0.1.tar.gz.
MPEG è uno standard che specifica le codifiche video e audio
per la memorizzazione digitale. Usualmente MPEG viene associato
al video, ma la parte audio dello standard può essere utilizzata
separatamente. La parte audio dello standard MPEG definisce tre
layer (strati, livelli ndt), il layer I, II e III. I riproduttori che
decodificano i layer più alti possono decodificare anche i layer
inferiori (ad es. i riproduttori di file layer III possono riprodurre
anche file di layer II). I file audio MPEG layer I normalmente
hanno l'estensione .mpg
(perciò se vi è un file con questa
estensione che un riproduttore MPEG video non riesce a
visualizzare, probabilmente si tratta di uno stream audio), i
layer II hanno l'estensione .mp2
e i layer III .mp3
.
La compressione audio è decisamente buona. Un file audio
MPEG layer II da due megabyte occuperebbe, in codifica
PCM semplice, fino a 25 megabyte per mantenere la stessa
qualità.
Questo programma in versione beta è un efficiente riproduttore di strem audio MPEG, che include il supporto per i layer I, II e III. È basato su codice attinto da più fonti. È capace di eseguire in tempo reale i flussi di dati audio direttamente da HTTP (è possibile eseguire uno stream audio MPEG direttamente sul World Wide Web).
L'autore principale è Michael Hipp
(Michael.Hipp@student.uni-tuebingen.de
). Il programma
può essere usato e distribuito liberamente in forma non modificata
per usi non commerciali. La sua inclusione in una raccolta di software
free (come può essere un'immagine su CD-ROM di un server FTP) è
esplicitamente permessa.
L'ultima versione può essere prelevata da mpg123 homepage.
Questo riproduttore di strem audio MPEG supporta solo gli stream layer I e layer II, mentre manca il supporto per gli stream layer III. Supporta le schede audio a 16 bit su Linux.
Usa fortemente la CPU, occupandone circa il 55% su un Pentium
60MHz. L'output è intollerabile su un 486 a 66MHz a causa della
scarsa potenza del processore. Se a voi succede così, provate
a riprodurre solo una parte dello stream audio (con l'opzione
-l
o -r
), al posto della riproduzione in stereo predefinita.
Una piccola modifica in uno dei file potrebbe essere necessaria per
effettuarne la compilazione. Effettivamente, potreste aver bisogno
di aggiungere la seguente linea all'inizio del file
configuration.sh
.
#! /bin/sh
L'autore è Tobias Bading (bading@cs.tu-berlin.de
).
maplay
1.2 può essere prelevato da
ftp://ftp.cs.tu-berlin.de/pub/misc/maplay1.2/maplay1_2.tar.
Questa è una modifica non ufficiale (non fatta dall'autore
originale) a maplay
1.2, che lo fa girare con un carico
di CPU molto minore. Questo grazie ad aver reso funzionante
l'output in u-law su altre piattaforme oltre alla SPARC. Si noti che
l'output u-law è quello predefinito, quindi la qualità dell'audio è
minore.
Le modifiche sono state fatte da Orlando Andico
(orly@gibson.eee.upd.edu.ph
).
Lo si può prelevare da ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/maplay-1.3b-Linux.tar.gz.
Un altro derivato di maplay
1.2. Gli aggiunge il supporto
per gli stream audio MPEG layer III. Per adesso sembra ci siano
dei bug nella riproduzione (si sentono dei rumori). Forse dovrete
modificare le opzioni per risolvere questo problema.
Le modifiche sono state effettuate da Timo Jantunen
(timo.jantunen@hut.fi
o jeti@cc.hut.fi
). Egli dice
che si può distribuire liberamente, ma non è consentito lucrarci.
In effetti non sono totalmente sicuro della validità di questo
copyright, visto che il maplay
originale è sotto la GNU General
Public License che non consente ai prodotti derivati di avere
copyright differenti.
Lo si può trovare su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/maplay3.tar.gz.
Questo riproduttore in versione beta è un altro
derivato di maplay
1.2 (in effetti è un derivato di
maplay
1.2+, che è un derivato solo per MS Windows
di maplay
1.2). Aggiunge il supporto per gli stream audio
MPEG layer 3. Può anche riprodurre file WAV. Può anche
riprodurre flussi di dati audio tramite una connessione HTTP.
Un'altra funzione di splay
è quella per la quale può essere
utilizzato come una libreria (sotto la LGPL), in questa maniera
può essere utilizzato all'interno di altri programmi. Il programma
cerca di migliorare le prestazioni tramite l'utilizzo del threading
(avrete bisogno di pthread
per utilizzare questa funzione)
e l'uso di un po' di assembly.
splay
utilizza l'interfaccia a riga di comando e un'interfaccia
per X opzionale (basata su QT).
Se dopo essere stato compilato non parte (ad es. esce con "segmentation fault"), si provi a compilarlo di nuovo senza il threading.
È opera di Jung Woo-jae (jwj95@eve.kaist.ac.kr
).
Lo si può prelevare dalla splay's home page.
Questo è un riproduttore di audio MPEG con interfaccia utente
grafica. È basato su splay
, quindi include il supporto
per i layer audio MPEG fino al III. È anche capace di
riprodurre i flussi di dati audio MPEG provenienti da HTTP in
tempo reale. È anche facile da configurare.
Utilizza il toolkit QT (la versione minima richiesta è la 1.2). Utilizza anche la libreria LinuxThreads (il binario incluso funziona solo con la versione 0.5).
L'autore è Joel Lindholm
(wizball@kewl.campus.luth.se
).
L'ultima versione può essere presa da
ftp://kewl.campus.luth.se/pub/jukebox.
Questo programma di riproduzione di audio MPEG in versione beta può leggere solo gli stream audio MPEG layer 3. L'output può essere diretto alla scheda audio oppure immagazzinato su file in formato raw PCM o WAV. Carica abbastanza la CPU (circa il 60% di un Pentium a 133MHz).
È stato scritto da Tomislav Uzelac
(tuzelac@rasip.fer.hr
). Può essere liberamente usato e
distribuito ma non venduto commercialmente senza autorizzazione
(includerlo in CD-ROM che contengano software free dovrebbe
essere quindi possibile).
Lo si può scaricare da ftp://ftp.rasip.fer.hr/pub/mpeg/amp-0.7.3.tgz.
Questa libreria in versione alfa è stata scritta per essere una implementazione veloce di una libreria che decodifichi l'audio MPEG da usarsi nei vari front-end grafici. Supporta l'audio MPEG layer I, II e III. Con essa è possibile effettuare accessi casuali ai dati. È acclusa una interfaccia a riga di comando. Anche una interfaccia Motif (Lesstif) è inclusa nella versione per Linux.
È opera di Gilles Boccon-Gibod, Alain Jobart ed altri. I front-end per la libreria possono essere scaricati liberamente. Per utilizzare la libreria occorre invece una licenza (disponibile anche una licenza per binari e codice sorgente).
I front-end alla libreria possono essere presi da XAudio home page.
Questo è un convertitore che converte gli stream audio MPEG layer 3 in formato WAV, AIFF, SND, AIFC o file raw PCM. La versione Linux non consente di dirigere l'output alla scheda audio. Si deve prima convertire il file in un altro formato.
Comunque, se si cerca di riprodurre un file convertito utilizzando
sox
, probabilmente sentirete solo rumore a causa del fatto che
l'ordine delle word dei file PCM non è corretto (almeno nelle
piattaforme Intel). Avrete bisogno di fornire a sox
l'opzione
-x
per risolvere il problema. Ma vi sono anche dei riproduttori
che si accorgono che l'ordine non è quello esatto, quindi forse non
vi dovrete occupare di questo aspetto.
Se avete un computer veramente veloce (probabilmente almeno
un Pentium a 100Mhz), potete provare ad eseguire gli stream audio
MPEG layer 3 direttamente senza prima convertire il file audio in
un altro formato, come nel seguente esempio (assumendo che si
utilizzi sox
e si eseguano file a 44.1 kHz stereo).
$ l3dec foo.mp3 -sto | play -t raw -x -u -w -c 2 -r 44100 -
Il numero che compare dopo -r
è la frequenza di campionamento
dello stream audio, ed il numero dopo -c
dipende dal formato del
file, mono o stereo (o anche quadrifonico). Se vi sembra troppo
complicato, potete utilizzare uno shell script o un alias.
Questo è un programma shareware copyright di Fraunhofer-IIS. Una versione dimostrativa per Linux su sistemi x86 può essere scaricata da ftp://ftp.fhg.de/pub/layer3. La versione demo converte solo gli stream audio MPEG layer III.
Questo software in versione beta è un riproduttore di
stream audio MPEG con interfaccia grafica,
simile a quella utilizzata dal programma winamp
per
Windows.
Non viene fatta menzione di copyright (ritengo che possa essere
liberamente utilizzato per scopi personali). È curato da
Mikael Alm (psy@x11amp.bz.nu
), Thomas Nilsson
(fatal@x11amp.bz.nu
), e Olle Hallnas
(crocodile@x11amp.bz.nu
).
Lo si può scaricare da X11Amp's homepage. Qui sono disponibili solo i binari per Linux e FreeBSD.
Dalla pagina del manuale di sox
:
Sembrano molto simili a file IFF, ma non sono uguali. Sono il formato sonoro nativo di Windows 3.1. Ovviamente Windows 3.1 è di così incredibile importanza per l'industria dei computer che doveva assolutamente avere un suo formato audio.
Normalmente hanno l'estensione .wav
.
Si veda anche la sezione sox e bplay per altri riproduttori di file WAV oltre a quelli di cui si parla qui.
Questo programma è capace di riprodurre e registrare nel formato WAV. Utilizza il locking quindi può essere riprodotto un file alla volta. Il suo lock può essere usato separatamente dalle sue capacità di riproduzione.
In aggiunta alla interfaccia a riga di comando dispone anche di una interfaccia Motif, che può essere utilizzata con Lesstif.
È stato scritto in principio da Andre Fuechsel
(af1@irz.inf.tu-dresden.de
), ma è stato modificato al
punto da essere stato completamente riscritto da Warren W.
Gay (bx249@freenet.toronto.on.ca
o wwg@ica.net
).
Lo si può scaricare da ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/wavplay-1.0.tar.gz.
In questa sezione si parla dei programmi che riproducono dei formati audio di cui non si è parlato in una sezione dedicata (ad es. formati che dispongono di un solo programma per la loro esecuzione), o riproduttori che eseguono più di un formato audio.
Questo programma è effettivamente un convertitore, quindi
converte un formato audio in un altro. Comunque, qualche
versione di sox
, quando lanciato come play
, si
comporta da riproduttore più che da convertitore
(probabilmente il Sound HOWTO si riferisce a questa
particolarità quando parla dell'applicazione play
).
Supporta dati binari e testuali in formato raw (senza header),
RCAM Sound Files, Sound Blaster .voc
, SPARC .au
(con header), Mac HCOM, PC/DOS .sou
, Sndtool, e
Sounder, NeXT .snd
, Windows 3.1 RIFF/WAV, Turtle Beach
.smp
, CD-R, e Apple/SGI AIFF e 8SVX.
A partire da qualche punto nei kernel 1.3.6x, potreste aver
bisogno di effettuare un piccolo cambiamento in un file per
far funzionare la riproduzione diretta del suono. Precisamente
si deve cambiare la riga 179 di sbdsp.c
da
if (abuf_size < 4096 || abuf_size > 65536) {
a
if (abuf_size < 1 || abuf_size > 65536) {
Ma, ripeto, probabilmente tutto funzionerà senza questa modifica. Effettuarla, comunque, non rovina nulla.
È stato scritto da ed è sotto copyright di diverse persone, può essere utilizzato per ogni scopo.
Lo si può prelevare da ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/convert/Lsox-linux.tar.gz.
Una versione più recente a cura di Chris Bagwell
(cbagwell@sprynet.com
) (basata sulle ultime versioni
gamma del sox
originale e che include la modifica di cui
sopra) può essere scaricata da
http://home.sprynet.com/sprynet/cbagwell/projects.html.
Inoltre questa versione supporta i formati WAV MS ADPCM e
IMA ADPCM.
Questo programma in versione beta riproduce file audio
raw, WAV e VOC. Effettua anche la registrazione in questi formati.
Utilizza diverse tecniche per funzionare alla massima velocità
possibile quindi funziona in maniera accettabile anche su macchine
lente. Una di queste tecniche richiede che il programma sia
installato in setuid root. Il paranoico che volesse utilizzarlo può
installare il pacchetto Debian di Ian Jackson (ijackson@gnu.org
),
che disabilita la funzione che richiede che il pacchetto sia installato
in setuid root.
L'autore è David Monro (davidm@gh.cs.usyd.edu.au
).
Lo si può scaricare da
ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/bplay-0.96.tar.gz.
Questo programma emula il chip Sound Interface Device (MOS 6581, comunemente detto SID) e la Micro Processor Unit (MOS 6510) del Commodore 64. È quindi capace di caricare ed eseguire programmi in codice macchina del C64 che producono musica o suoni. Normalmente questi sono frammenti di codice e dati presi da giochi e demo e trasferiti direttamente dal C64.
L'interfaccia predefinita è quella a riga di comando. Vi sono anche interfacce Tk e QT disponibili separatamente dal pacchetto principale.
È curato da Michael Schwendt (sidplay@geocities.com
).
Lo si può trovare sulla SIDPLAY's home page.
Questo programma può riprodurre il suono, memorizzato in formato proprietario, in tempo reale direttamente da Internet, senza che dobbiate scaricarvi prima l'intero file. Si può usare come programma stand-alone (da solo ndt.) ma è stato pensato per essere abbinato ad un browser web (quelli esplicitamente gestiti sono Mosaic e Netscape). Non può essere utilizzato senza X (non riuscirete a farlo funzionare con Lynx in una console testuale).
Esiste comunque un metodo che consente di far girare RealAudio player da una console testuale. Si richiede che il virtual frame buffer server di X (Xvfb) sia funzionante. Si può trovarne la descrizione su ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/apps/sound/players/traplayer-0.5.tar.gz.
È opera di Progressive Networks, Inc. Non può essere né ridistribuito né modificato ecc. Si consulti la licenza per avere maggiori dettagli su quello che potete o non potete farci. È possibile ottenerlo registrandosi a costo zero su RealAudio home page.
A questo punto qualcuno potrebbe pensare cosa abbia a che fare
cat
, l'utilità di concatenazione a volte eccessivamente usata, con
la riproduzione dei file audio. Vi illustrerò il suo utilizzo con un
esempio.
$ cat sample.voc > /dev/dsp
$ cat sample.wav > /dev/dsp
$ cat sample.au > /dev/audio
Fare il cat
di un file .au
su /dev/audio
normalmente funziona, e se siete abbastanza fortunati da
avere un file audio con l'ordine dei byte corretto (per la
vostra piattaforma) ecc. il cat
di un file che usa campioni
PCM (come .wav
o .voc
) su /dev/dsp
potrebbe anche farvi udire correttamente il suono.
Questo non è un uso inutile di cat
. Potrebbe essere
utile, per esempio, se avete un file audio che nessuno dei
vostri programmi riconosce, e sapete che utilizza campioni
PCM, potete in questa maniera farvi un'idea di come potrebbe
essere la sua riproduzione (se siete fortunati).